The Silent Shadows of a (Willingly) Forgotten Rome –

by Bruno Di Tillo

There is a place in Rome where Marijuana is stored in fake tree branches and rocks; where heroin is sold in small grocery bags and brought by elderly ladies walking with a crouch. There is a place where silent individuals guard both entrances and exits to ensure that the area will never be busted by police force. There is a place where fear and dust are one. There is a place where teens don’t come to smoke but rather come to buy dreams for a shallow fee. There is a place where every story becomes important, but all truth is omitted. There is a place where the earth is that a color one day and another the one after because of the different ethnic groups that choose that place as a temporary bed.

 That place is ***** *****.

 Abukar stands in his corner of the park, looking vaguely in the direction of the approaching car. As he turns, covering his hands making the quick dial to his friend Continue reading “The Silent Shadows of a (Willingly) Forgotten Rome –”

La Grande Fuga [di Cervelli stavolta…]

Di Shanti Murthy

Cresce il numero di studenti italiani che si trasferisce all’estero per la laurea

Sempre di più sono i giovani italiani che fuggono, a gambe levate, dal nostro sistema scolastico e si rifugiano negli atenei oltralpe. untitled

     Perché sempre più neodiplomati italiani decidono di perseguire i loro studi    universitari all’estero? Cosa spinge i nostri giovani a lasciare la patria per cercare fortuna altrove? Una statistica condotta dall’Eurostat (l’ufficio Statistico dell’Unione Europea), illustra chiaramente il clima che detta, o influenza, le decisioni che i nostri giovani prendono sul loro futuro. Lo studio indica che soltanto un laureato su duo trova lavoro entro tre anni dalla laurea, circa il 53 %. Significa forse che la laurea ha perso valore sul mercato del lavoro italiano? Il mito della strada spianata e delle porte aperte dopo la laurea sembra sia stato sfatato e se è difficile per un neolaureato trovare un’occupazione dopo la laurea, per i diplomati la situazione è di gran lunga peggiore, solo il 30% infatti trova lavoro a tre anni dal titolo.

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